Ogni occasione e circostanza, ha fortemente arricchito la mia personalità con informazioni e conoscenze.
Ripercorrendo con la memoria le tappe della mia personale esperienza di speaker, ritrovo, quale denominatore comune, una istintiva e infantile curiosità per tutti gli aspetti della comunicazione.
Anche nei primi approcci giovanili al settore, tecnicamente imprecisi e poco professionali, ascolto un timido desiderio di trasmettere delle emozioni, dei sentimenti, con il pudore di chi, per la prima volta, si rivolge senza rete ad un ampio pubblico di ascoltatori.
Raccontare! ... Si! ... Probabilmente si è trattato da subito, di un innato bisogno di raccontare delle storie, di osservare con occhi stupiti ed ingenui il significato delle parole, la melodia delle frasi, l'intimità del loro significato.
La prima volta che ho capito di poter affrontare il percorso formativo di speaker, è stato grazie al ruolo di narratore di scena durante uno spettacolo teatrale. Gli stessi ragazzi della compagnia teatrale, si sono soffermati soddisfatti, ad aprezzare l'attenzione del pubblico in sala, durante tutta la rappresentazione.
Alla prima esperienza di narratore, ne sono seguite altre in qualità di voce dietro le quinte, di presentatore di spettacoli di varia natura e di vario genere.
La frequenza dei miei interventi e l'aumentare del numero di spettatori ai quali mi sono trovato a parlare, direttamente o indirettamente, hanno maturato in me la voglia e la necessità di perfezionarmi e di confrontarmi con le "regole".
E' iniziata allora la spasmodica ricerca di un contesto presso il quale potermi formare professionalmente, in cui lavorare con la voce per esercitarla e per affinare la pronuncia.
Confesso ora, che le prime ricerche non furono tra le più semplici e nemmeno tra le più fruttuose. In quegli anni, non era diffuso, come oggi, l'uso di internet. Non trovai la disponibilità che speravo e nemmeno corsi specifici nella mia provincia di residenza.
Frequentai, dapprima, un laboratorio teatrale diretto da attori esperti. Quest' ultimo, si rivelò particolarmente utile nell'acquisizione della padronanza di una corretta respirazione diaframmatica e di una mogliore postura. Ero ancora molto lontano dal raggiungere i miei scopi.
La musica, altra viva componente della mia attività, mi aprì le porte di un mondo parallelo: gli studi di registrazione.
Frequentai, inseguendo il sogno di ogni musicista provetto, gli ambienti della produzione e post produzione musicale. Mi resi conto subito di quanta professionalità si respira durante le fasi di sviluppo di ogni lavoro creativo.
Cercai, tra gli studi, quelli con una maggiore versatilità produttiva; quelli, cioè, preparati alla realizzazione di lavori multimediali. Decisi di propormi per il mio primo DEMO vocale.
Fui apprezzato per la timbrica della voce, per le intenzioni della lettura, ma venni ripreso per alcuni errori di pronuncia. Non ebbi immediate occasioni di collaborazioni, ma, demordere ... non è mai stato il mio verbo preferito.
La piacevole sopresa, giunse pochi mesi dopo da un ingegnere del suono che mi contattò per un singolare colloquio: mi consegnò un testo di DIZIONE. Non aspettai il giorno seguente per leggerlo. Ritornai allo studio e riconsegnai il libro letto. Acquistai il libro, ma non mi persi d'animo. Iniziai la ricerca di altre informazioni e approfondimenti.
Chi meglio dell'autrice del libro?
Elenchi telefonici, pagine gialle, riviste di settore, furono le mie letture di quelle sere e di quelle settimane ... arrivò per caso, tra le mani, una rivista di franchising, di opporunità di lavoro. Tra le inserzioni era citato un nome che ormai conoscevo meglio del mio: quello dell'autrice del libro.
Ebbi conferma che si trattava di un attrice del "Piccolo" di Milano ... attrice di teatro e televisiva, conduttrice, mima, insegnante di recitazione, pianista, direttrice di una scuola pluridisciplinare nel campo del teatro, della musica, della danza.
Avevo il numero di TELEFONO !!!!
Un fax con i miei dati, un biglietto ferroviario chilometrico e via dopo il lavoro pe raggiungee la scuola. In viaggio la sera, il corso a Milano, il rientro a notte fonda, ma in tempo per ricominciare il lavoro l'indomani mattina.
La stanchezza? Era l'ultimo dei miei pensieri. Ero appagato. Tutte le frustrazioni precedenti erano dissolte, svanite. Ora sapevo di avere un punto di riferimento. Un vero inizio.
La scuola era veramente pluridisciplinare. Scelsi la specificità dell'uso della voce.
Tra gli argomenti trattati:
- I DIFETTI DI PRONUNCIA, COME CORREGGERLI
- GLI ACCENTI GIUSTI
- COME DARE ESPRESSIONE: IL COLORE, IL TONO, IL TIMBRO, IL TEMPO, IL RITMO, LA GRINTA GIUSTA
- COME LEGGERE AD ALTA VOCE
- L'INTERPRETAZIONE DEL TESTO
Le specializzazioni delle insegnanti:
- FONAZIONE
- ORTOFONIA
- DIZIONE
- INTERPRETAZIONE
Ad un primo anno, ne seguì un secondo presso la stessa scuola di teatro. Scelsi di affrontare l'approfondimento della lettura interpretativa e della propedeutica al doppiaggio.
Rientrai forte e carico di quelle lezioni e mi proposi con maggiore sicurezza ed entusiasmo nei vari ambiti locali. Furono i miei primi veri 100 giorni da speaker. Guadagnai la partecipazione alla realizzazione di una intera stagione di trasmissioni presso l'ente spiaggia della Regione Emilia Romagna e Marche.
I miei contatti, da allora si moltiplicarono velocemente tra produttori di trasmissioni radiofoniche, televisive, editoriali e didattiche.
Mantenni fede, però, alla promessa fatta a me stesso di non trascurare i perfezionamenti e gli aggiornamenti.
Frequentai, quindi, due laboratori sperimentali di teatro per i due anni successivi. Capii allora che non potevo fare a meno di continuare a confrontarmi con gli altri "malati" della voce.
Sono seguite importanti collaborazioni con Enti nazionali ed internazionali, emittenti televisive e radiofoniche.
Ho frequentato un corso di "INGEGNERE DEL SUONO" per approfondire tutte le tematiche legate alla conoscenza e all'uso di apparecchiature di produzione e post produzione sonora LIVE e in STUDIO.
Il corso mi permette di affrontare la scelta delle componenti hardware più adatte, la loro connessione, il loro utilizzo, le rispettive sinergie, ma, soprattutto di affinare la sensibilità artistica durante le fasi di acquisizione e produzione.
Queste esperienze hanno migliorato la mia persona, il mio carattere, la mia cultura, la mia preparazione ... ma l'approccio con l'uso della voce è rimasto lo stesso: rispettoso, timido, e umile.