RIFLESSIONI - L'uso della voce

Riascoltare la propria voce registrata è, per la maggior parte delle persone, un’esperienza nuova, ma di frequente risulta poco gradevole o suscità perplessità.

La registrazione della propria voce, infatti, riproduce un “suono” al quale non siamo abituati…Ciò che ascoltiamo proviene dal'esterno, da un impianto, non più filtrato dal nostro corpo, dal nostro apparato uditivo ...

Ma non solo! … la registrazione ci permette di notare e far notare una moltitudine di caratteristiche emozionali e personali che manifestiamo, inconsapevolmente, tutti i giorni, nelle relazioni sociali ed interpersonali in genere.

Riascoltare la propria voce, registrata, è un ottimo esercizio per migliorare la nostra capacità espressiva, attenuare con l'esercizio, i nostri difetti e le nostre imprecisioni di pronuncia, ma, soprattutto un ottima abitudine che affina la conoscenza di noi stessi.

Ci permette di prendere coscienza delle nostre capacità comunicative, di migliorarne l’intensità, l’efficacia, e … il piacere.

Al di la della pura percezione sonora, possiamo riscontrare quanto all’uso della voce, spesso, venga data scarsa rilevanza. La sua importanza nella comunicazione, però, è indubbiamente fondamentale.

Vi è mai successo di farvi ripetere le parole che altri vi dicono?

Vi è mai capitato di … sorridere, ascoltando una marcata cadenza dialettale?

Vi è mai successo di non prestare attenzione al discorso di un politico?

Vi siete mai domandati perché alcuni parlano chiaramente, alcuni troppo in fretta, alcuni altri sono noiosi perché monocordi, altri si “parlano addosso” … e altri, invece, vi convincono subito?

Saper parlare per comunicare agli altri è importante, necessario, essenziale.

Ogni voce può rivelare la propria caratteristica e la propria sensibilità, dipende da come la si usa; è certo che tutti possono migliorarla ... è solo questione di allenamento e di studio.

Il lavoro dello speaker, in senso lato, consiste nel dar voce alla parola scritta, interpretando, più verosimilmente possibile, l’intenzione dell’autore (scrittore o copy).